L’atelier della Charta

Arte in Charta

La carta è il mio linguaggio di artista. I miei lavori seguono tematiche precise e creo dei cicli in cui i concetti si manifestano con segni ben identificabili che si ripetono su diverse dimensioni e tecniche. Lavorando sulla materia, ancora informe, creando quindi il supporto e non utilizzandone uno già fatto, mi sono accorto di come le possibilità creative trovino un limite imposto solo dalla propria immaginazione. Ho sviluppato una produzione artistica, sfruttando linguaggi in cui la luce gioca un ruolo determinante.

La mia ricerca di artista si coniuga con la scoperta di materia in grado di contaminare ed esaltare il binomio carta e luce. Luce e materia, irrompono nella quotidianità con il loro significato immateriale e richiedono spazi espressivi, per questo oggi mi dedico a opere di grandi dimensioni.

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“…ecco perché il mondo ha bisogno, davanti a un processo ineluttabile che sembra indicare una vittima designata, di uno straordinario difensore delle ragioni della carta come Sandro Tiberi. Non un feticista acritico, amante appassionato per partito preso, ma il suo contrario, un cultore, un conoscitore approfondito della materia, un virtuoso della prestigiosa carta di Fabriano, la prima ad adottare la filigrana, al quale la sapienza artigianale delle mani ha conferito una competenza di testa del tutto speciale. Non un retrogrado passatista, ma un progressista che non concepisce il futuro come un aut aut, come privazione obbligata di qualcosa a presunto vantaggio di un’altra uno, quindi, che non rinnega affatto il rapporto con l’odierno, anzi, lo cerca palesemente, sperimentando in laboratorio nuove applicazioni per tecniche antiche, rivalutando la formidabile fisicità della carta artigianale, trattata come farebbe un artista cosciente dell’Informale o dell’Arte Povera, alternando virtuosisticamente il visivo e il tattile, il ruvido e il liscio, il grezzo e il raffinato, il trasparente e l’opaco, il plastico e il planare, senza tralasciare affatto di varcare la soglia del tridimensionale, con creazioni di design da interno che sconfessano l’idea più convenzionale della materia, scommettendo, per di più, nell’era del mercato globale, sul successo commerciale delle sue trovate…”

[Prof. Vittorio Sgarbi]

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